
Chi pratica bushcrafting lo sa, il bosco e la montagna sono luoghi entusiasmanti, impregnati di un’energia quasi “mistica”, ma possono talvolta celare alcune insidie, come per esempio l’incontro con animali tanto affascinanti quanto pericolosi: gli orsi. In questo articolo andremo alla scoperta dello spray antiorso, un prodotto che potrebbe segnare un punto di svolta e facilitare la convivenza tra questi mammiferi e la specie umana.
Da dove viene lo spray antiorso?
Nonostante in Italia la presenza di orsi non sia così massiccia come in altre zone del globo, numerosi esemplari vivono sulle nostre catene montuose e possono talvolta incappare sul percorso di qualche malcapitato bushcrafter. Una situazione molto pericolosa e delicata, nella quale nessun escursionista si augurerebbe mai di finire. Non sono rare le notizie di aggressioni da parte di orsi: purtroppo non è facile uscirne illesi, l’ideale sarebbe pertanto mantenere una distanza di sicurezza dagli esemplari, in modo che non possano percepire la presenza dell’umano e sentirsi minacciati.
Lo spray antiorso venne ideato in America del nord quasi quarant’anni fa, a metà degli anni ottanta. Qui la convivenza tra umani e orsi era altamente instabile: i numerosi esemplari sparsi per le immense foreste, unite alla diffusione delle armi da fuoco, rendevano gli incontri tra le due specie delle vere e proprie carneficine.
Secondo le statistiche, infatti, per quanto la popolazione locale fosse abituata a maneggiare pistole e fucili, poco più del 50% delle aggressioni veniva fermata sparando uno o più colpi. Significa che la metà delle volte, nonostante le armi a propria disposizione, escursionisti e abitanti dei luoghi finivano gravemente feriti o uccisi dalla colluttazione con gli orsi, facendo del male o abbattendo anche l’animale. Per questo i locali svilupparono la necessità di un prodotto che fosse in grado di allontanare gli orsi senza far loro danni permanenti, ed evitando del tutto lo scontro.
Come funziona lo spray antiorso a base di capsaicina
Così nacque il bear spray: si tratta di una bomboletta a base di capsaicina, un principio attivo urticante presente all’interno del peperoncino, che si è rivelata efficace nel 94% dei casi per allontanare e/o fermare l’attacco di un orso nei confronti di escursionisti. Lo spray, se vaporizzato a pochissimi metri di distanza dall’orso, è in grado di entrare nelle vie aeree in breve tempo, causando intenso fastidio e costringendo l’animale a fare marcia indietro senza scagliarsi contro il bushcrafter.
Nonostante la capsaicina sia lo stesso principio attivo contenuto negli spray antiaggressione, il cosiddetto bear spray non ha nulla a che vedere con i prodotti per la difesa personale a uso umano e sconsigliamo vivamente di tentarne l’utilizzo come deterrente contro gli orsi. Il bear spray deve contenere almeno 1/2% di capsaicina, essere in grado di erogare getti intensi e prolungati e avere un’efficacia di circa 10 metri di distanza.
Prima di giungere alla formulazione oggigiorno impiegata per questa bomboletta, sono stati necessari numerosi e talvolta disperati tentativi: la sua creazione ha segnato un vero punto di svolta per gli abitanti delle zone densamente popolate da orsi, come il temibile grizzly.
L’aggressività di questa razza è di molto superiore a quella di un classico orso di montagna, magari accompagnato dai propri piccoli: il bear spray è stato ideato per far fronte anche alle situazioni più critiche, ma il suo utilizzo ormai comune in tutte le zone del nord America popolate dagli orsi è stato in grado di scongiurare anche attacchi da parte di altre razze.
Utilizzare il bear spray in Italia: si può?
Mentre in America questo dispositivo è del tutto riconosciuto e legalizzato, in Italia la storia è diversa: forse a causa della minor necessità di far fronte alla tematica, nel nostro paese lo spray non è ancora stato regolamentato per legge.
In alcuni paesi europei, tuttavia, la storia è ben diversa: Slovenia, Grecia, Polonia, Bulgaria e Svezia sono solo alcuni degli stati che consentono l’utilizzo del bear spray, con evidenti effetti positivi, meno aggressioni, ospedalizzazioni e abbattimenti di animali. In Italia, complice la non conoscenza di questo nuovo dispositivo, la diffidenza è ancora tanta, insieme alla paura che questi potenti repellenti possano essere utilizzati in maniera impropria.
A nostro avviso, se gli escursionisti fossero autorizzati alla sua detenzione per sicurezza personale, gli incidenti registrati in Italia tra il 2014 e il 2020 che hanno visto coinvolti gli orsi sarebbero stati evitati o per lo meno, avrebbero avuto un esito ben diverso.
Il bear spray è l’ideale per fronteggiare situazioni impreviste: mantenere un’ampia distanza dall’animale è la raccomandazione principale ma, nel caso si venisse colti di sorpresa, avere con sé un dispositivo in grado di evitare la colluttazione potrebbe risparmiare conseguenze ben peggiori. In questo articolo avevamo parlato dell’importanza del kit del primo soccorso, da tenere sempre nel proprio zaino da bushcrafting proprio per poter fronteggiare situazioni di questo tipo.
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