
Stai per addentrarti nel selvaggio e misterioso mondo del bushcraft e vuoi più informazioni sugli accessori e l’equipaggiamento che ti serviranno per vivere all’insegna dell’avventura? Ecco a te una guida completa sull’argomento!
Dormire e trovare riparo all’aperto
Quando ci si addentra in una realtà completamente diversa della propria, ogni cosa può apparire come spaventosa, fino ad innescare un senso di incertezza e diffidenza in chi la vive. È per questi motivi che avere un luogo familiare in cui ripararsi può essere utile, soprattutto durante un’esperienza come quella che stai per vivere.
La prima cosa che bisogna fare per sopravvivere al bushcraft è la costruzione di un riparo, grazie al quale sarà possibile ripararsi dal freddo e dalle intemperie climatiche, ma anche da insetti e animali che vivono in quella determinata zona. Se non ve la sentite, comunque, potete sempre accamparvi grazie a una tenda o a un telo tarp.
Come costruire un riparo perfetto
Dopo aver scelto il posto che ti ospiterà per i prossimi giorni, bisogna cercare un riparo prima che tramonti il sole, poiché senza luce risulterà davvero difficile muoversi e scorgere dei punti di riferimento. I rifugi cambiano in base al luogo presso il quale decidiamo di praticare bushcraft, poiché gli ambienti naturali sono in grado di offrire diversi scenari e sta a noi coglierne i benefici ed i vantaggi utili all’avventura.
Come prima cosa bisogna scegliere un’area sicura da cui sia possibile osservare ogni parte del paesaggio che ci circonda. Qualora la situazione lo consentisse è preferibile accostarsi a delle pareti in modo che si possa concentrare la propria attenzione sull’unica via accessibile. Se si ha la fortuna di imbattersi in grotte o caverne non bisognerà far altro che valutarne i rischi all’interno e poi in caso di via libera, non ci sarà alcuna fatica da compiere.
Un’altra alternativa consiste nel posizionarsi vicino agli alberi, in modo da poter beneficiare dei rami e costruire un riparo con bastoni e detriti, il cui tetto andrà coperto con foglie grandi ed impermeabili. Potrai contare anche sull’uso della paglia o del fango, che unito all’acqua darà vita ad una miscela sorprendentemente resistente.
Dovrai tenere a mente che la funzione del rifugio cambia anche in relazione al clima del posto in cui ti recherai: se opterai per un posto dal clima freddo dovrai cercare un riparo che ti protegga dalle basse temperature (magari accendendo un buon fuocherello che non guasta mai) e che al tempo stesso sappia mantenere il calore, in quanto sarebbe molto pericoloso addormentarsi al freddo poiché si rischierebbe di morire assiderati.
Se invece la zona gode di un clima caldo è necessario ripararsi dal sole, che nelle ore più calde potrebbe causare ustioni ed insolazioni, e dagli insetti che sono naturalmente attratti dal sudore umano.
L’importanza di riposare
Vivere nella natura selvaggia è molto stancante, in quanto richiede la perdita di molte energie per praticare tutte quelle attività che permettono la sopravvivenza. Dormire e riposare è quindi fondamentale, ma è altrettanto importante farlo in sicurezza e con coscienza.
Mai addormentarsi sul terreno: soprattutto in caso di clima freddo, addormentarsi sul terreno è molto pericoloso. Quando le temperature scendono, soprattutto nel corso della notte, la probabilità di andare in ipotermia sale. Se non si riesce a reperire della paglia per realizzare delle stuoie rudimentali, si può optare per la creazione di un tappetino di erba e foglie, con le quali ci si potrà anche coprire per proteggersi dal freddo.
Se non si dispone di sacchi a pelo o coperte termiche si può accendere il fuoco e scaldare delle pietre, in modo da seppellirle sotto al posto presso il quale ci si coricherà. Mai dormire in prossimità di corsi d’acqua, in quanto i pericoli sono sempre in agguato e potrebbero manifestarsi alcuni fenomeni collegati all’alta e alla bassa marea.
Zaini e borse da bushcraft
Avere un kit di sopravvivenza può rendere l’esperienza del bushcraft più facile da gestire, ma al fine di trasportare tutti gli oggetti è necessario possedere uno zaino o una borsa in grado di contenerli e renderli disponibili all’occorrenza. In commercio esistono molte borse ideate per il bushcraft. Ma per quali motivi questi accessori si differenziano dagli altri di uso comune?
Gli zaini da bushcraft sono progettati in modo da essere facilmente trasportabili, ma allo stesso tempo devono garantire un’ottima resistenza. Urti e imprevisti sono sempre dietro l’angolo! Solitamente questi modelli sono dotati di tante tasche. Ognuna di esse viene adibita a un compito ben preciso, senza creare confusione. Così, anche negli attimi più critici, saprete sempre esattamente dove è custodito un determinato oggetto.
Le borse da bushcraft variano per materiali, dimensioni e per lo scopo per il quale vengono realizzate: esistono alcuni zaini con una capienza massima di 30 litri, mentre alcune borse tollerano più di 50 litri. Questi accessori vengono realizzati in modo che il peso venga distribuito su tutto il corpo e non unicamente sulla schiena, e possono presentare un telaio interno che permette di regolare il carico.
Cibo e acqua: tutto il necessario per nutrirsi
L’acqua e il cibo ti consentiranno di mantenerti in vita e ti permetteranno di beneficiare delle energie utili per continuare questa esperienza estrema.
Cercare dell’acqua da rendere potabile
L’acqua è la risorsa che ci mantiene in vita e va assolutamente trovata e resa potabile in un periodo massimo di 24 ore. Senza cibo è possibile sopravvivere per qualche giorno, ma senza acqua si va incontro alla disidratazione, e la morte sopraggiunge in tempi piuttosto brevi. In alcuni posti trovare l’acqua non sarà un problema poiché ruscelli e corsi d’acqua abbondano in alcune oasi naturali, ma ovviamente non sarà possibile berla prima di averla sottoposta ad un processo di depurazione.
L’acqua in questione infatti, potrebbe essere ricca di batteri pericolosi che se ingeriti potrebbero innescare gravi problemi di salute, come infezioni, malattie, salmonella e tanti altri disturbi fastidiosi e pericolosi. Per rendere l’acqua potabile è possibile creare dei filtri naturali in grado di trattenere le impurità più grandi, i quali andranno utilizzati per più giorni in modo da essere più efficaci.
Per creare questi filtri sono indicati materiali come la ghiaia, il carbone e la sabbia da apporre in teli o foglie. E ricorda: non bere mai e poi mai dell’acqua stagnante – o che sia ricca di bolle o schiuma – poiché potrebbe nuocere seriamente alla tua salute.
Nutrirsi con ciò che la natura offre
Si può sopravvivere senza cibo per circa una quindicina di giorni prima che alcuni stati fisici come inedia e altre problematiche facciano capolino. Nutrirsi potrebbe rivelarsi più facile nel caso si posseggano competenze e conoscenze botaniche: in questo modo si saprebbe con esattezza quali frutti, foglie, bacche, funghi e vegetali sono commestibili e quali velenosi.
Si possono invece realizzare delle trappole per catturare dei piccoli animali da cuocere sul fuoco, o realizzare delle canne da pesca per procurarsi del pesce fresco. È sempre meglio cuocere il cibo poiché consumarlo crudo potrebbe provocare grossi disagi per la salute.
Per procurarsi il cibo è possibile costruire delle trappole utilizzando gli strumenti in proprio possesso e per cucinarlo basterà avvalersi di un coltello.
Bushcraft e igiene personale
Continuare ad avere una corretta igiene personale permette di evitare di contrarre malattie e di essere colpiti da parassiti, che in queste zone sono davvero numerosi. Per evitare imprevisti è fondamentale dividere gli spazi: uno spazio sarà adibito alle operazioni fisiologiche e l’altro verrà usato per la preparazione del cibo e dell’igiene personale.
Urina e feci infatti, non dovranno mai entrare in contatto con l’acqua, che se contaminata potrebbe causare malattie orofecali come l’epatite ed inquinare ogni fonte di cibo. Per lavarti potrai creare una miscela a base di cenere ed acqua, che insieme costituiscono una soluzione antibatterica di facile preparazione e potrà essere usata sia per il corpo che per gli indumenti.
Anche il fumo del fuoco e il fuoco stesso possono essere usati per sterilizzare determinati oggetti, come le posate e il coltello. Se non hai con te uno spazzolino da denti potrai mantenerli puliti masticando piccoli bastoncini e creando una mistura con diversi tipi di foglie.
Abbigliamento, maglie e pantaloni da bushcraft
L’abbigliamento è collegato al clima del posto che si sceglierà di visitare. Non esistono delle regole specifiche in questo settore, ma l’importante consiste nell’optare per degli indumenti che siano robusti, confortevoli e che sappiano proteggere al meglio ogni parte del corpo. Se si sceglie un posto freddo è raccomandato l’abbigliamento a strati, in modo da regolare la temperatura corporea e non disperdere il calore.
Ecco un piccolo schema da prendere come riferimento:
- Indumenti intimi: slip e canottiera senza cuciture ed elastici
- Pantaloni e maglie termiche: isolano dal freddo ed evitano fenomeni come la sudorazione
- Maglioni, felpe, pantaloni, pile, giacche: formano un’ulteriore barriera termica
- Giubbotti, sovrapantaloni, mantelli: proteggono dagli agenti atmosferici come vento e pioggia
- Guanti, calzini doppi o spessi, cappelli, visiera, paraorecchie, scaldacollo: offrono l’ultimo livello di protezione, andando a riparare le estremità del corpo che risultano essere più vulnerabili al freddo
- Scarponi alti: proteggono dal freddo e dai corpi estranei.
In estate e nei luoghi caldi è necessario indossare indumenti in grado di proteggerti dal sole e dagli insetti, e delle calzature che proteggano il piede.
Equipaggiamento e accessori survival
Se non vedi l’ora di partire e provare sulla tua pelle queste fantastiche sensazioni, ricordati di portare con te il tuo kit di equipaggiamento e accessori survival. Gli oggetti fondamentali per la tua sopravvivenza e di cui non potrai in alcun caso fare a meno sono:
- Un coltello a lama fissa con custodia;
- Tenda (o in alternativa un telo tarp)
- Sacco a pelo o coperta termica;
- Torcia;
- Corda;
- Accendino o fiammiferi;
- Kit di primo soccorso;
- Sega o taglierino.
In commercio esistono moltissimi di questi kit, ed essi variano per tipologia e per prezzo. Il coltello servirà a tagliare il cibo e piccoli oggetti, mentre la sega ti sarà utile nella creazione del riparo e di oggetti di uso quotidiano. Gli altri oggetti invece, hanno una funzione più specifica ma ti semplificheranno la vita fornendoti un valido aiuto.
Checklist: il kit da bushcraft ideale per due o tre notti
Se non riesci a domare la curiosità di vivere questa esperienza, ma al tempo stesso non ti vuoi esporre troppo poichè preferisci affrontare ogni passo gradualmente, potrai effettuare la tua prima avventura regalandoti due o tre notti di campeggio libero. Ma esiste un kit essenziale per un periodo così breve?
Prima di partire per questa breve fuga dalla realtà non dovrai fare altro che procurarti il cosiddetto zaino della sopravvivenza, ovvero uno zaino ideato per chi ama fare bushcraft e che contiene tutto ciò che serve per sopravvivere fino a 72 ore. Esso è raccomandato anche in caso di viaggi, calamità naturali e momenti di scarsità di beni naturali. Vediamo cosa contiene:
- Coltello pieghevole
- Sacco a pelo
- Coperta termica
- Pentolino
- Tazza o borraccia
- Carta igienica
- Corda
- Filo di nylon
- Scotch
- Elementi di primo soccorso
- Impermeabile
- Tenda
- Accendino
- Torcia
- Acqua
In alcune versioni è possibile trovare delle latte di cibo, ma ciò impedirebbe di mettere alla prova il proprio istinto di sopravvivenza. Ora che il bushcraft non ha più segreti, non ti resta che immergerti nel mondo primordiale e mettere alla prova la tua capacità di sopravvivenza!
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