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Animali pericolosi nel bosco: come difendersi e prevenire un attacco

Maggio 2, 2022 scritto da Bushcrafting.it Lascia un commento

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Quando si decide di affrontare un’esperienza di bushcrafting è anche importante tenere in considerazione tutte le possibili evenienze: tra queste troviamo l‘incontro ravvicinato con un animale selvatico. Oggi scopriremo come difendersi e come prevenire gli attacchi di lupi, orsi, cinghiali, vipere e zecche.

Contenuti nascondi
1 Pericoli del bosco: gli animali potenzialmente letali
1.1 Lupo
1.2 Orso
1.3 Cinghiale
1.4 Vipera
1.5 Zecche

Pericoli del bosco: gli animali potenzialmente letali

Sono diversi gli animali nei confronti dei quali non bisogna mai abbassare la guardia, soprattutto durante il bushcraft. Dopotutto il bosco è il loro habitat, pertanto non possiamo farci cogliere alla sprovvista e accusare gli esemplari di averci attaccato, se noi per primi non siamo stati in grado di rispettare le regole basilari per prevenire un attacco o uno scontro. Vediamo quindi quali sono gli animali da non sottovalutare e come comportarsi se li si dovesse incontrare.

lupo-bushcraft

Lupo

Il lupo è un animale che vive sulle nostre catene montuose e che, come tutti gli animali selvatici, nutre diffidenza nei confronti dell’uomo. Non ha quindi nessun interesse nell’attaccare gli escursionisti che dovessero incrociare il suo cammino, ma se ne tiene debitamente alla larga. I suoi sensi estremamente sviluppati, infatti, gli consentono di carpire la presenza dell’uomo prima che quest’ultimo abbia il tempo di rendersene conto.

Ci sono però alcune circostanze sotto le quali il lupo potrebbe sentirsi minacciato, e di conseguenza assumere un atteggiamento aggressivo. Una di queste è il momento del pasto: tutti gli animali si sentono particolarmente indifesi mentre si cibano, pertanto è opportuno non avvicinarsi all’esemplare intento a mangiare, ma allontanarsi cautamente senza dare l’impressione di costituire una minaccia per il lupo.

La presenza di cuccioli è una delle circostanze che può spingere il lupo a simulare un attacco, proprio per difenderli: si tratta di una “falsa” minaccia, costituita da ululati e ringhiati, volti a spaventare l’escursionista e a farlo allontanare dalla propria tana. In questo caso, come nell’eventualità di un incontro con un esemplare ferito, la tattica per uscirne illesi è l’allontanamento senza mai voltare le spalle all’animale, ma mantenere sempre lo sguardo fisso su di lui senza fare movimenti bruschi o inattesi.

Durante le escursioni in aree notoriamente popolate da lupi, il consiglio è di mantenere sempre i cani sotto stretta sorveglianza: questi animali tendono a infastidire parecchio i lupi, che sentiranno l’istinto di attaccare prendendo il sopravvento sul cane e talvolta anche sul padrone che lo tiene al guinzaglio o in braccio.

Nella malaugurata evenienza di venire accerchiati da un branco di lupi, mantenersi sempre rivolti con il viso verso di loro e assumere un atteggiamento aggressivo con battiti di mani e grida, in modo da spaventarli. Evitare sempre la fuga e di voltare le spalle agli animali.

orso-bushcraft

Orso

Il maestoso orso non è difficile da incontrare nei paesaggi di alta montagna, soprattutto durante la stagione estiva. Questo animale solitario non ha alcun interesse nell’attaccare l’uomo, a meno che non si senta direttamente minacciato, come nel caso venisse sorpreso durante un pasto, oppure in presenza della propria cucciolata. Il consiglio è quello di mantenersi almeno a 100 m di distanza dall’orso, e di limitarsi a osservarlo senza tentare di avvicinarsi.

Qualora vi doveste trovare a stretto contatto con un orso e i suoi cuccioli, è bene tenere a mente che questo animale è in grado di arrampicarsi sugli alberi e tende ad alzarsi su due piedi non tanto per attaccare, quanto per mettere a fuoco la situazione in cui si sta trovando. L’importante è non urlare né fare movimenti bruschi, ma parlare normalmente in modo che l’animale possa identificarci e non scambiarci per una minaccia. Nella maggior parte dei casi, l’orso tenderà a simulare un attacco col fine di spaventarci e farci allontanare dal suo territorio e dalla sua tana.

Nella malaugurata evenienza dovesse veramente cercare lo scontro fisico, la direttiva degli esperti è quella di stendersi a terra con il viso rivolto verso il suolo, coprendo il collo con le mani per protezione, senza muoversi. Tentare di difendersi con qualsivoglia movimento non porterebbe al successo, mentre restare immobili farà capire al mammifero che non si rappresenta nessuna minaccia.

Per tenere il più possibile alla larga gli orsi e scongiurare questo tipo di incontro, è bene pulire adeguatamente le aree di sosta e non lasciare scarti di cibo alla portata degli animali. In più, accendere un falò può essere una soluzione molto utile per tenere lontani non solo gli orsi ma anche altri possibili minacce dal bosco. In questo articolo avevamo visto nel dettaglio come accendere un fuoco con l’ausilio di un acciarino.

cinghiale-bushcraft

Cinghiale

Il cinghiale è uno degli animali più facili da incontrare durante un’escursione sulle nostre montagne. Anche in questo caso, l’animale di per sé non ha nessun interesse nell’interagire e men che meno nell’attaccare l’uomo, se non nel caso di situazioni ben specifiche.

Se il cinghiale dovesse venire colto alla sprovvista e trovarsi senza via di fuga, il suo istinto potrebbe portarlo ad attaccare proprio perché estremamente impaurito. La stessa cosa potrebbe succedere a un esemplare femmina in compagnia dei propri cuccioli: per portarli in salvo sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa, compreso attaccare il malcapitato escursionista.

Si consiglia quindi di fare sempre discreto rumore durante le proprie passeggiate, in modo che gli animali avvertano in anticipo la vostra presenza e si guardino bene dall’avvicinarsi a voi incappando in situazioni spiacevoli per entrambe le parti.

Inoltre, è opportuno pulire sempre adeguatamente le aree di sosta non lasciando residui di cibo e spazzatura alla portata dei cinghiali e di altre specie, che potrebbero avvicinarsi a voi spinti dalla curiosità.

Nel caso in cui ci si ritrovasse a distanza molto ravvicinata con un cinghiale, si raccomanda di allontanarsi con cautela, senza produrre rumori improvvisi, e senza mai voltargli le spalle.

vipera-bushcraft

Vipera

La vipera è un animale che, per quanto piccolo, può causare seri problemi al bushcrafter che non si renda conto della sua vicinanza. Tende infatti a mordere sia per difesa che per procacciarsi il cibo, iniettando spesso il veleno che le serve proprio per dare il colpo di grazia alle proprie prede. La vipera vive solitamente nascosta tra l’erba alta, gli arbusti e talvolta anche in mezzo ai sassi.

Un morso di vipera, se accompagnato dalla presenza del veleno, è in grado di causare sintomi gravi ed è per questo vivamente consigliato l’intervento tempestivo del 118. Mentre si attendono i soccorsi, la cosa migliore da fare è tenere immobile la parte morsa, in modo da rallentare il più possibile il propagarsi del veleno nel resto del corpo. Bende troppo strette e lacci emostatici non sono di nessuna utilità, in quanto bloccherebbero il flusso sanguigno ma non quello linfatico, ovvero il vettore che trasporta il veleno della vipera.

Altri rimedi fai da te come il tentativo di rimozione della saliva infetta, o l’utilizzo dell’antidoto antivipera sono sconsigliati in quanto potrebbero produrre gravi effetti indesiderati se non messi in pratica da un operatore sanitario. In questo articolo avevamo parlato dei migliori kit da pronto soccorso di cui munirsi prima di avventurarsi nel bosco.

Soprattutto nel caso della vipera, la prevenzione è la chiave: durante le escursioni, evitare di uscire dai sentieri calpestabili e indossare sempre abbigliamento adeguato, quindi pantaloni lunghi, calzettoni alti e robusti, e scarponcini che coprano anche la caviglia. L’utilizzo del bastone è necessario per smuovere erba, accumuli di foglie sassi prima di appoggiarvi le mani: caviglie e polsi sono infatti le zone più comunemente colpite dal morso della vipera.

zecca-bushcraft

Zecche

Parlando sempre di animali piccoli, non possiamo non soffermarci sulle tanto odiate zecche. Questi parassiti di dimensioni infinitesimali sono portatori di patologie gravi come la malattia di Lyme, che si sviluppa a mesi e talvolta anni di distanza dal morso originario, causando problemi articolari e danni di tipo permanente al sistema cardiaco e neurologico.

Le zecche vivono solitamente aggrappate a mammiferi selvatici come topi, scoiattoli, cervi, cinghiali, ma possono attaccare senza problemi anche l’uomo. Essendo ematofagi, questi parassiti si nutrono del sangue del soggetto ospite, che li porta a ingrossarsi e a raggiungere anche 1cm di diametro. Se a “stomaco vuoto” sono difficili da individuare, dopo essersi cibate sono molto più semplici da trovare e rimuovere.

Prediligere zone con erba bassa e rada per accamparsi costituisce una scelta molto saggia, rispetto alle aree in cui la vegetazione è fitta e l’aria molto umida, come per esempio in prossimità di stagni e corsi d’acqua: è qui che le zecche tendono a proliferare.

Per evitare le zecche si consiglia un abbigliamento tecnico, con pantaloni lunghi e calze alte almeno fino al polpaccio. Imprescindibile anche l’utilizzo di uno spray specifico contro le zecche, che protegga da eventuali morsi per tutta la durata dell’escursione.

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